sabato 31 dicembre 2011

Lettera aperta al mio nuovo amico A.

Il bello del silenzio è che dormi bene, se scrivi, se leggi, se interagisci poi vai a letto agitato, ti svegli insoddisfatto, e poi a me bruciano gli occhi da giorni e do la colpa ai fumatori che fumano, io ho smesso e provo un godimento fisico a nutrire sentimenti negativi nei confronti di chi fuma, di chi inquina sbuffando dalle catalitiche, incolonnato, affaccendato, in attesa del verde, con un bambino stanco di aspettare il giorno di natale, per cui cosa vuoi che oggi me ne freghi dei racconti, della gente, pensi davvero di recare un qualche nocumento alla gente, i fumatori i parcheggiatori abusivi i mendicanti appostati fuori dall'edicola, fuori dal salumiere panificio, colla schiena appoggiata al muro e le scarpe slacciate, collo sguardo complice e la mano non completamente aperta e non completamente tesa, la gente che litiga per il posto in fila che va al cinema e parla di diritto, il diritto di scopare di votare di dire ognuno la propria cazzata quotidiana, la gente che scrive e quando incontra un altro che scrive gonfia il petto come certi uccellini battaglieri la cui genetica risuona dentro alle loro piccole ossa cave gridando il pericolo di estinzione, una linea di sangue che cade nel vuoto, l'impellente esigenza di tirare fuori il pugnale, approfondire la voce, mandare via l'intruso, perché io, e quando dico io intendo io, non dico te, dico io sono un intruso, uno che capita sempre dove c'è già qualcuno e viene mandato via, uno che dà fastidio per come è fatto, come i bianchi nei quartieri dei negri e i negri nei quartieri dei bianchi, come i cinesi clandestini che guardano per terra e si infilano come ratti nello scantinato più vicino, perché io non sono di sinistra, non dico banalità, non racconto menzogne, non mi aggrego, non sottoscrivo spiegazioni di comodo, e non sono nemmeno di destra, quella da nostalgia per l'uomo forte, il condottiero scozzese dalla faccia blu che ricaccia in mare i berberi, l'acquartieramento il consolidamento la grande battaglia per la supremazia, no, la gente ama queste cose e io sono il topo nel granaio, sono la tarma dentro all'armadio, sono il bellimbusto che ronza attorno alla nostra stupida bambina, la gente bisogna solo lasciarla pascolare, non invadere il campo visivo di quelle pupille bovine, bisogna lasciare che grufoli assaggiando mille variazioni al gusto di merda, la gente meno ci hai a che fare e meglio dormi, meglio vivi, ecco perché la gente non sgomita per andare a vivere in un condominio popolare di periferia, anche se è comunista preferisce la villetta, dice io ne ho diritto e ce l'ho, tu ne hai diritto e devi lottare per averla o la devi rubare, ma non a me che io sono comunista, sto dalla tua parte, ecco perché nessuno chiede di andare a riposare sulle spiagge affollate, neanche quello di destra che dice tu devi stare zitto e accontentarti che lo stato di offre l'opportunità di una salvietta e un ombrellone, ringrazia il nostro munifico governo che ha a cuore le nostre esigenze, ecco cos'è la gente, specialmente in Italia, fossimo in America ti direi caro amico A, non sei mio amico quanto K ma voglio venirti incontro, agevolarti nella tua folle impresa mirante a ottenere dei cambiamenti dentro alla gente, ma la gente, specialmente qui in Italia, non è solo stupida ma è anche malvagia, dice e fa delle cattiverie gratuite che danneggiano gli altri anche senza produrre benefici a chi le mette in pratica, e anche volendo tenere da parte la mia preferenza che va a notti di sonno tranquillo, garantito dal non leggere, non scrivere, non avere alcun contatto attivo o passivo con la gente, nel caso specifico la gente italiana che son tutti scrittori e son pronti a darti del K o del Nori solo per romperti i coglioni, mi han dato del Calvino, perfino del Marquez, cercano somiglianze per dirti che non sei originale, che non vali un cazzo, per farti smettere, tacitarti, sotterrarti, rapirti e rispedirti a casa un pezzo alla volta, capisci, io me ne sbatto i coglioni a un certo punto, è tutta la vita che lotto per difendermi dalla gente, mimetizzarmi, tenere a freno la lingua, limitare i danni, non mettermi in mostra, e se negli ultimi tre anni ho scritto qualcosa è solo per mio figlio, perché mi piacerebbe se mio padre l'avesse fatto per me, per il resto preferisco mugugnare giocando a gw2, costruendo velieri, innaffiando piante in vaso, cose che la gente non ti viene a rovinare l'umore, a scassarti il sistema nervoso, a spingerti solo per il gusto di farti perdere l'equilibrio, dentro alla gente si crea moltissimo disagio se tu stai in equilibrio, prova, mettiti su un piede solo e vedrai che la gente si ferma subito a guardarti, aspetta di vederti cadere, vuole che cadi, vuole ridere di te e correre in tuo aiuto per essere ringraziati mentre ti dicono non farlo più che ti fa male, e tu mi vieni a dire scrivi delle cose per la gente, non ci penso nemmeno, e anche se per semplice corrispondenza di civili maniere volessi accontentarti non potrei comunque, non ho niente da mandarti, non sto mettendo da parte risorse d'emergenza per i tempi grami, non ho 'pezzi', come dice quella testa di cazzo sulla tua bacheca, da inviarti per caricare la bocca di fuoco del tuo meccanismo letterario ricorsivo automatico sovversivo puntato contro la mente della gente, il che è letterario di suo perché presuppone l'esistenza di menti, di menti vulnerabili, e tu sei un romantico, sei ancora un romantico, ma io no, sono passato oltre, il romanticismo è vecchio, per me, è finito, il romanticismo, è obsoleto, dal mio punto di vista è durato fin troppo.


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